NeonELIO - Curride Zente 2018

Assistere a un Patrimonio dell'Unesco non è cosa di tutti i giorni. Abbiamo avuto questo onore quando la redazione di Sketch ha potuto ammirare lo spettacolo di canto a tenore denominato "NeonELIO" facente parte integrante del progetto musicale Curride Zente dei Tenores di Neoneli. Uno spettacolo in cui, il canto a tenore della tradizione musicale sarda -dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 2005 - ha dato vita a una combinazione di suoni che oseremo definire "etnofolkfusion" per la presenza di un ospite d'eccezione: Elio, degli Elio e le storie tese. Il progetto Curride Zente, in realtà, viene portato avanti dai maestri del canto a tenore da una decina d'anni mentre la poliedricità dell'artista milanese risale, come si sa, a una carriera trentennale. Chi meglio di Elio, quindi, poteva cogliere la valenza poetica e sociale dei contenuti espressi in questa forma di canto e la primitiva bellezza di questi suoni?! Ecco quindi che ha preso vita una straordinaria quanto insolita fusione musicale, così arcaica e così universale, che ha trasportato il pubblico per ben due ore sullo sfondo delle antiche rovine puniche e romane dell'anfiteatro Tharros a Cabras e sulla cornice di una notte stellata. Il tutto accompagnato dal suono magicamente silenzioso delle onde del mare: una musica, quindi, planata oltre i confini. Ecco il reportage fotografico di questa bellissima esperienza. 
Potete trovare i video al link Welcome to the videos
Buona visione. 
 
 L'intera line up, da sinistra verso destra: 
Eliseo Mascia: "launeddas" (strumento musicale a fiato della tradizione musicale sarda).
Orlando Mascia: "launeddas".
Ivo Marras: "sa mesu boghe" (mezzavoce).
Roberto Dessì: "sa contra" (contralto).
Elio: voce e trunfa
Tonino Cau: "su basciu" (basso, voce, direzione artistica).
Angelo Piras: "sa boghe" (voce solista).
Peppeloisu Piras: "sa boghe" (voce solista).

 Nella prima parte dello spettacolo, i Tenores di Neoneli eseguono un loro classico, "Astòre"

 Il canto a tenore si inserisce nella tradizione musicale sarda come uno stile del canto corale. Nelle storie narrate, sotto forma di poesie, vengono emulati i suoni della natura, che rimandano alla realtà più tipica della Sardegna, quella agropastorale.

Tonino Cau, direttore artistico del progetto, introduce ogni brano con una simpatia unica: dal 1976, anno di fondazione del gruppo, i Tenores hanno collaborato con artisti di fama nazionale e internazionale tra cui, oltre Elio,  Francesco Guccini, Angelo Branduardi, Luciano Ligabue, Josè Barros, David Leon.

 Entra in scena il Maestro Stefano Belisari.
Da sempre vicini al tema della salvaguardia ambientale, Elio e i Tenores eseguono "Amazzonia", brano tratto dal disco "Barones" del 2000 in cui si inscena un dialogo sulla libertà e sulla natura tra un giovane amazzone e un ragazzo di città.
Altre maestrie della serata saranno l'esecuzione di "Abitudinario" e "La terra dei cachi" in lingua sarda, nonchè una novità: per la prima volta,
viene eseguita "La canzone circolare", canzone anch'essa dai temi ecologisti.


 
All photos by Marco Scanu ©



Sketch. Tutta un'altra musica!


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